Vincenzo Basile
L'autore della realizzazione scrive:
Sono Vincenzo e faccio parte di quelle persone a dir poco “malate” di elettronica Audio.
Ho Conosciuto Antonio di LESAHiFi circa 10 anni fa navigando ad internet in cerca di circuiti audio e vi assicuro che i suoi prodotti mi hanno subito affascinato e hanno subito, in questi anni, un notevolissimo passo avanti a livello progettuale, realizzativo e qualitativo impensabile; credo di averlo influenzato anche in alcune sue scelte.
Ho provato in questi anni diversi suoi prodotti, alcuni erano ancora dei prototipi, altri sono stati pesantemente modificati da me anche a livello componentistico.
Pensate ad un Faraday, arrivato a casa mia in ben tre versioni circuitali diverse (ognuno di queste conteneva un upgrade diverso o un circuito stampato diverso), in tre periodi diversi distanti fra loro, e al quale il sottoscritto smontava immediatamente tutti i condensatori interessati dal segnale e li sostituiva con componentistica di assoluto riferimento: SCR, ClarityCap , Mundorf, K75 nos, Solen etc; poi acquistavo le valvole in qualche fiera dell’elettronica cercando l’ampolla dal suono magico come: Fivre, Sylvania, RCA o altro ed infine lo collegavo nella mia catena Hi FI. Anche questa ha subito in questi anni ulteriori sviluppi anche grazie a lui. In parole povere i circuiti di Antonio sono stati il mio punto di partenza. Oggi questi circuiti possono tranquillamente essere un punto di arrivo.
Di recente ho incontrato per caso da Gamestop (a spasso con i figlioli) un conoscente, Sandro, e guardando quello che stava acquistando (cuffia gaming) si aprì una discussione sull’HI FI Audio. Anche lui conosceva Antonio (quanto è piccolo il mondo) e mi ha proposto una giornata di ascolto portando a casa mia le sue due apparecchiature valvolari. Non c’era occasione migliore per dire a qualcuno “il mio è più bello del tuo ….sto scherzando”.
Collegai subito il suo pre “Newton” e il suo finale “HAWKING GOLD” a una coppia dei miei diffusori (ne ho per tutti i gusti ma ne scelsi una non troppo imponente visto che per lui il mondo dei coassiali caricati a tromba era ancora nel libro delle fiabe) e diedi fuoco con un brano di Imany per apprezzare la voce. Ovviamente quanto riferito è solo frutto delle mie sensazioni personali e di esperienza.
La voce che usciva da quei diffusori era molto sobria, bella, non invadente e dettagliatissima. Forse eravamo in presenza di una eccessiva gamma media ma nonostante fosse raro ascoltare della musica così coinvolgente c’era qualcosa di diverso….. Sandro era scioccato nel veder suonare le sue apparecchiature con quei diffusori ma anche con quella sorgente (onkyo dx7500 integra, cambridge bd751, sony x33 es modificato nello stadio di uscita). In tale circostanza quello che pesava di più, secondo lui e rispetto al suo impianto, erano proprio i diffusori.
Iniziai allora a provare diversi CD fra i quali Diana Krall - The look of Love XRCD2, O. Peterson e H. Perlman - Side by Side della Telarc, Ludus Danielis della Fonè, Katherine jenkins - Live O2 blu ray e proprio in quel punto dove la bella cantante stava incantando, oltre che con la sua voce, anche gli occhi di Sandro io non capivo cosa ci fosse che non mi convinceva. Mancava quella dinamica propria di quel mezzo soprano che avrebbe dovuto riempire la mia stanza di ascolto con quei diffusori da ben 102 db di efficienza incrementata, verso le basse frequenze, a 110 db dal condotto a tromba.
Perfetto, lo guardo ed esclamo non suona! Lui mi risponde di non aver mai sentito suonare qualcosa così bene, dettagliata, mai affaticante, lineare da far paura e in tutta sincerità non posso dargli torto, era veramente sublime. La sensazione di coerenza, la stabilità della scena acustica era un parametro di alto livello e certamente inarrivabile con impianti a stato solido della stessa fascia di prezzo. In conclusione se cercate un PRE da inserire nella vostra catena di ascolto che vi faccia dimenticare di avere un finale a stato solido, un CD troppo spigoloso, di facile inserimento e vi renda l’ascolto armonioso, caldo e mai affaticante (magari anche con dei piccoli diffusori da salotto della Sonus Faber) questo è il pre che fa per voi; risulta ingegnerizzato alla grande, con un’ottima componentistica (questa versione conteneva i condensatori della mundorf a corredo forniti da Antonio) ma vi consiglio di montare due belle valvola e non quelle cineserie che si trovano in giro. Vi assicuro che ne ho visti e sentiti di pre valvolari (anche di svariate migliaia di euro), questo darà filo da torcere a tanti prodotti presenti sul mercato e ad una cifra veramente irrisoria.
A questo punto scollegai il suo Newton e presi il mio pre “The minimalist”. Trattasi della prima versione prototipo fatta da Antonio, la storia di tale PRE è veramente notevole, nata per gioco da un gruppo di amici presenti sullo stesso forum internet (pace al primo autore del progetto).
Anche la versione provata è stata upgradata da me stesso inserendo lungo linea dei condensatori carta e olio della SCR di ottima manifattura Francese e montato un TR di alimentazione un po’ sovradimensionato e con doppio schermo.
Bene, appena iniziato un brano del cd di Imany si è subito sentito qualcosa di diverso nell’aria. Sembrava quasi che il fronte sonoro si fosse aperto e non di poco; era andato via quel velo che non capivo cos’era, la velocità di esecuzione era diventata qualcosa di indescrivibile, forse un po’ più rumoroso come volume di fondo (potrebbe essere anche la mia versione in possesso ma impercettibile). Certo il Newton a cd spento risultava assente!
Dissi a Sandro ora si comincia a ragionare. Lui guarda male addirittura il Newton e manda con urgenza un messaggio ad Antonio, non so cosa si siano detti, e mi riferisce che lo sente più “frizzantino” quindi gli offro dell’ottimo Marsala locale.
Appena riascoltata l’interpretazione live di Jenkins “bring me to life” Sandro ha dovuto togliere gli occhi dalla cantante perché adesso era la voce che lo stava stregando. Potenza, velocità di esecuzione, controllo delle frequenze medio alte, fiumi di dinamica e un dettaglio corretto; bello il pianoforte di Peterson, le armoniche venivano fuori con grande facilità, anche i quartetti per archi eran di buon livello, con il violino di Perlman veramente inconfondibile. Immanenti la grande orchestra ed i cori; godibile il jazz e il rock. Con questi ultimi generi la sensazione di materica presenza degli strumenti risulta ragguardevole. Il fronte sonoro era cambiato.
Ovviamente stiamo parlando di un prodotto circuitale diverso, un pre con un’impedenza di uscita esageratamente bassa (50 Ohm) sprecata per pilotare quel finale che non vedeva transienti da quando è nato. Guardate sui manuali l’impedenza di uscita dei vari pre in commercio siamo ben oltre 2 ordini di grandezza.
La sua conclusione è quella di pensare ad un possibile ulteriore acquisto ovvero al Minimalist New Version. Se riuscite a trovarlo prendete anche la prima versione (a livello audio non cambia nulla e risparmiate un po’) ma la sua morte è un accoppiamento con uno stato solido non amplificante in tensione o qualcosa di veramente difficile da pilotare. Nulla da dire sul prodotto ma un pre così fatto va sicuramente tenuto in casa. Credo che chiunque abbia un ferro da stiro da pilotare, una banda passante di un finale audio da aumentare o pilotare addirittura un finale a stato solido retroazionato in avanti (feed forward). Non avete idea della velocità di esecuzione di tale prodotto, in un concerto jazz un sax potrebbe addirittura farvi indietreggiare di diversi passi dal fronte sonoro; qui devo dire che i miei diffusori ci mettono del proprio vista l’alta efficienza e la filosofia di riproduzione sonora che va amata per il fatto che ci si accontenta che il messaggio musicale non venga solo riprodotto ma anche riproposto!
Non continuo con l’ascolto del suo finale perché adesso era arrivato il mio turno.
Prima di continuare però vorrei esprimere alcune mie considerazioni sul “HAWKING GOLD”. Bello sia a livello di ingegnerizzazione (non è un Push-Pull ma un vero Classe A Single -ended) che a livello di idea. In giro si trova ben poco di così fatto bene. Il suono è molto naturale, caldo, microdettagliato e mai stancante. Il piano esce in maniera naturale, le voci molto presenti e gli archi di grande effetto realistico. Non aspettatevi pugni sullo stomaco con un basso pauroso o velocità di esecuzione stratosferica. È un finale a valvole da circa 25w e quindi, a meno che non abbiate dentro un finale con valvola 211 o 845, questo è il classico prodotto britannico superlativamente ben suonante …ma che dico è Made in Italy….vi consiglio l’acquisto sia per la relativa ingegnerizzazione (tutto su una scheda formato A4) sia per la qualità sonora e audiofila del prodotto. Sandro, vedendomi incantato dal colore acceso di quelle 4 KT88, voleva lasciarmelo a casa per un pochino di tempo ma ho preferito di no altrimenti avrebbe subito un bel upgrade! Vi do un consiglio spassionato chiedete durante il montaggio la scelta di condensatori Mundorf Supreme e valvole di ottima manifattura. Certo il prezzo si alzerà ma porterete a casa un prodotto che per averlo sul mercato dovreste sborsare parecchie migliaia di euro con l’unica differenza che questo ve lo assemblate voi (potreste anche realizzarvelo con un mobile in marmo verde del Guatemala e rifiniture in ottone, conosco qualcuno che ha fatto ciò) ma una cosa è certa Antonio per qualsiasi problema è sempre lì (anche se io gli consiglio sempre una minore assistenza al cliente perché non tutte le persone sono oneste e serie) pronto a risolvere e consigliarvi al meglio. Per lui è una passione e non un lavoro.
Bene è arrivato il mio turno, tolgo il Tesla dal mobile con molta delicatezza e irriverenza e collego il pre Minimalist al mio finale a stato solido Power Follower 2014 di Andrea Ciuffoli alimentato a 42 VAC (con una potenza di uscita di circa 38 W su 8 Ohm). Tale finale è un amplificatore in tensione neutralissimo e in pura classe A. Che dire, qui gioco in casa, parto con Imany , Diana krall , Sara K della nota casa Stockifich e per concludere Erich Kunzel Magical Musical (intro del film di Ercules della Disney) e qui che Sandro spalanca gli occhi per capire cosa stesse succedendo. Sembra sentire suonare tutt’altra potenza. È normale che, a parità di potenza, uno stato solido ben fatto dia un impatto sonoro più pesante rispetto ad un valvolare (questa è una questione di gusti). Considerate che tale finale è polarizzato con una corrente di circa 3,6A.
Continuiamo l’ascolto riprovando K. Jankins in una sua interpretazione dell’ Adagio e decido di collegare un altro diffusore. Sto parlando di un diffusore a trombra da 2,4 m di lunghezza con una frequenza di risonanza di circa 22 Hz, una dinamica da 118 db ottenuta con un altoparlante della B&C Speakers da ben 15 pollici. Un diffusore alto un metro e mezzo e profondo 80 cm.
Che dire, abbassiamo il volume del PRE di almeno un terzo e godiamo l’impatto musicale di un brano acustico live dei Pooh “Il cielo è blu sopra le nuvole”; chiedo a Sandro di ascoltare l’attacco della voce e il risultato è tremendamente realistico, sento le labbra che si aprono, il fiato iniziale sul microfono e la voce che si porta in alto con una velocità ragguardevole. La scena sonora è bella non sto parlando di finezze ma di quella sensazione che si ha quando si ripresenta l’evento sonoro. Questo è il mio punto di vista, ascoltare sempre la ripresentazione di un evento sonoro anche accettando qualche peccatuccio ma l’ascoltatore deve essere coinvolto quasi come se fosse davanti a quel concerto, a quel sax e a quella cantante. Abbiamo un posto in prima fila.
A questo punto Sandro mi chiede cosa fosse quella scatoletta in pelle arancione con manopolone centrale nero e valvole a vista. Indubbiamente l’estetica non è il suo forte, ma questi sono gusti, e rispondo che si tratta di un MuFollower di 6SN7 gtb con valvole Fivre e condensatori della solen.
Incuriosito smontai tutto e collegai il pre “Faraday” al mio finale. La prima cosa che lui notò fu proprio la corposità con cui suonava, dobbiamo dire che si fa sentire come quei prepotenti che si mettono in mostra dicendo guarda come sono bravo, ascoltami, sono io che sto suonando e te lo sto dimostrando.
Certo mancherà quella neutralità timbrica del Newton tanto cara agli integrali sostenitori del rigore sonoro, delle misure precise, delle curve di risposta ultrapiatte, della lotta alla distorsione e della controreazione che allarga la banda passante. Ma oltre ad una riproduzione il più possibile fedele, l’ Hi-Fi non deve anche portare l’ascoltatore all’emozione ed alla partecipazione dell’evento sonoro? Di solito questo è quello che mi aspetto di provare e che provo ogni volta che assisto ad un concerto dal vivo; questo è quello che mi aspetto di provare ogni volta che accendo il mio impianto hi-fi; questo è quello che ho provato quella giornata con Sandro.
Non aggiungo altro su tale pre ma vi consiglio l’acquisto se volete un vero cavallo di razza, qualcosa di prepotente, che non ha paura di nulla e che si distinguerà all’interno della vostra catena di ascolto.
Sandro a questo punto voleva sapere cosa avrebbe potuto fare per il suo finale al fine di stare dietro a tali standard. Bene collegai il mio Mufollower al suo HAWKING GOLD e finalmente trovò pace. Iniziò a contattare Antonio chiedendo cosa fosse, quanto costa e cosa doveva fare. Oggi Sandro ha anche un Faraday nella sua splendida versione gold.
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